Rifugiati e migranti, l’inclusione scolastica possibile

C’è una scuola dove insegnanti e personale Ata hanno deciso studiare l’inglese, di tradurre modelli e documenti per l’iscrizione a scuola in inglese e francese, dove gli insegnanti studiano, per poi insegnare l’italiano come seconda lingua.

Ci sono centri di educazione per gli adulti che fanno corsi di cucina, di elettronica per minori non accompagnati. Ci sono laboratori di teatro che intrecciano storie di studenti italiani e stranieri.

Sono esempi dell’inclusione scolastica possibile.

Se ne parlerà domani a Roma – sede Uil – Via Lucullo,

Sala Bruno Buozzi  | 9.30 – 13.00

Il programma in allegato.

PROGRAMMA

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